
29 Lug G E B R I C A – Industrial Insights
Abbiamo riflettuto, sempre insieme, Viviana Traversa ed io, sul tenore da dare a questo nostro primo post introduttivo, di presentazione o di intenti non sapremmo definire, che giunge dopo “solo” vent’anni di pratica professionale, un tempo che ci autorizza a dar voce ad una conoscenza ed esperienza che si sono sempre nutrite di ricerca, ascolto, pragmatismo e confronto, che tanto ci hanno aiutato nel risolvere spesso situazioni e ricerche complesse, se non critiche.
E vogliamo soffermarci subito proprio sul tema del confronto o comparazione o, per dirla con un noto inglesismo, di benchmark che è stato da sempre la nostra unità di misura sulle persone, le aziende e i mercati e che costituisce il cardine di tutta la nostra metodologia di ricerca.
E’ da sempre ciò che ci ha consentito e ci consente tutt’oggi di migliorare ed affinare continuamente la nostra capacità di giudizio e valutazione (anche su noi stessi!), la più oggettiva possibile, in grado di restituire non solo ai nostri clienti ma anche ai nostri candidati i migliori risultati e contributi della nostra attività professionale; in altre parole e più semplicemente, il meglio che la realtà può offrire, anche solo in potenziale, a ciascuno di loro.
Il tempo recente, quello dell’iper-comunicazione, negli ultimi anni ha visto moltiplicarsi a dismisura le diverse voci, i contenuti, le narrazioni e le opinioni di molti, moltissimi di noi ed è certamente un bene: a volte però senza scorgere, in talune argomentazioni e asserzioni che incrociamo, un solido fondamento di conoscenza o almeno una sufficiente esperienza sul campo, cui teniamo molto, che possa sostenerle adeguatamente; in altri casi invece, imbattendoci, e questo ci incoraggia nella nostra iniziativa, in contributi che sembra sfuggano con semplificazioni, luoghi comuni anche o prospettive oramai superate alla complessità dell’attuale realtà sociale, produttiva e professionale in continuo divenire.
Inauguriamo quindi questo nostro blog con l’intento di poter contribuire, con la nostra esperienza in primis e con la nostra continua ricerca di autorevoli ed adeguate fonti scientifiche e disciplinari, ad offrire letture di approfondimento (non a caso questo blog lo abbiamo battezzato Industrial Insights) ma anche concreti strumenti, strategie e tattiche utili o semplicemente informazioni in grado di meglio orientare le decisioni aziendali in tema di (scelta di) persone. Ed insieme a queste quindi, in quanto intimamente intrecciate, anche la vita professionale e le scelte di carriera dei nostri clienti e candidati, con uno sguardo tutto dedicato al mondo, che ci appartiene e che da sempre frequentiamo, della produzione industriale e delle tecnologie di produzione.
Questo altro non è che quanto già pratichiamo, con i dovuti distinguo e personalizzazioni, nei nostri incontri e colloqui one-to-one con i tanti executives e managers, clienti e candidati, incontrati in questi ultimi anni durante fasi di mercato divenute sempre più spesso instabili, trasformative, recessive e anche ravvicinate fra loro.
Ed è proprio durante questi scambi e momenti di confronto (tra noi e i nostri clienti, tra noi e i nostri candidati e il nostro confronto tra i clienti e tra i candidati fra loro) che abbiamo colto in chi è chiamato a compiere scelte spesso determinanti per il futuro della propria organizzazione e per se stesso la necessità di poter disporre di un supporto operativo o anche solo di poter sviluppare una sensibilità o, ancora meglio, una consapevolezza che aiuti concretamente a meglio orientarsi negli attuali contesti di mercato e aziendali che abbiamo appena sopra cercato di definire e descrivere sinteticamente come “complessi”.
Si trattasse anche solo di un contributo chiarificatore e di trasparenza, anche su aspetti della nostra attività professionale, ne saremmo comunque soddisfatti.
L’intento ulteriore in verità sarà definire degli argomenti chiave, oltre alle libere e volute divagazioni o estemporanei approfondimenti o anche interventi esterni che sin d’ora già intravediamo, che in maniera costante ci guideranno operativamente nelle nostre ricerche in modo da poter già abbozzare un coerente percorso ed uno strutturato calendario di contenuti quale parte integrante di un ambizioso progetto editoriale che vorrà essere di più ampio respiro.
Ma perché poi tanta attenzione da dedicare alle decisioni aziendali in tema di persone e delle relative scelte professionali-personali di clienti (le prime, lo vedremo tra poco, definiscono inevitabilmente le seconde) e dei candidati?
Perché nella nostra pratica constatiamo spesso una mancanza di consapevolezza dell’importanza di questi momenti decisionali (e decisivi) e dei relativi processi aziendali e delle competenze necessarie ad affrontarli: in tal senso i processi di selezione rappresentano internamente anche preziose occasioni per apprendere, sviluppare e poi affinare tali competenze chiave; oltre ad essere anche un momento formidabile di confronto (se non di vera “ benchmark intelligence”, così come l’abbiamo strutturato per noi e i nostri clienti) con il proprio segmento di mercato. Cercando anche di sfruttare l’utile “osmosi” che dovrebbe nascere tra gli executives e manager aziendali (ancora una volta nella veste sia di clienti sia di candidati) e gli head hunter esterni.
Quando invece la narrazione di contenuti da anni è pressoché (noiosamente) incentrata sul versante di coloro che le scelte le “subiscono”, i candidati, noi vorremmo concentrarla invece su coloro che sono chiamati ad agirle.
Siamo purtroppo consapevoli, ne siamo stati sovente testimoni, che dinamiche decisionali tutte interne non del tutto efficaci o finalizzate davvero alla migliore scelta (e qui potremmo dedicare blog interi all’argomento ..) piuttosto che l’operatività aziendale talvolta esasperata, rischiano di distrarre le giuste risorse di tempo, pianificazione e ponderazione da dedicare invece alla selezione di coloro che saranno destinati a gestire ruoli chiave nell’organizzazione e che finiscono poi col decretare per gli executives che l’hanno compiuta indirettamente prima e direttamente poi il proprio in-successo nella scelta stessa e infine anche il proprio.
E’ bene ribadirlo, saper selezionare il giusto professionista d’azienda è ciò che fa tutta la differenza, è il fattore di successo più importante per una performance organizzativa e di business di eccellenza. Sono scelte queste infatti in grado di dispiegare i loro effetti positivi o negativi sui risultati nel tempo e spesso in maniera amplificata. Ragion per cui saper selezionare rappresenta anche in realtà la competenza chiave per il successo professionale-personale di qualsivoglia executive o manager che sia chiamato a fare una scelta di questo tipo.
E questo ci sembra non solo un sufficiente ma anche buon motivo per dar avvio a questo Blog.
Sorry, the comment form is closed at this time.